Rovigo città delle rose e dell’aglio
Spesso si sente parlare di Rovigo città delle rose sebbene non sia semplice vederne.
Il motivo è legato al nome stesso della città: Rovigo spesso viene fatto derivare dal greco “rhodon”, rosa.
Inoltre Ariosto, descrive la città nell’Orlando Furioso come la terra “cui produr di rose”.
Non solo Rovigo ma il Polesine tutto è anche terra d’aglio. Il salame all’aglio è sicuramente un’eccellenza locale.
L’aglio bianco polesano è stato riconosciuto come DOP.
Può avere un senso mettere assieme queste due eccellenze: rose e aglio?
La risposta era ovunque nei giardini e negli orti dei polesani (e non solo) ma io ne sono venuta a conoscenza da una scrittrice giapponese.
Riporto un passo di Kaho Nashiki da Un’estate con la Strega dell’Ovest:
“E sai cos’è questo?” indicando un cespuglietto di foglie simili a quelle di narciso che cresceva con prepotenza in mezzo alle rose.
“Forse sono narcisi. O no?”
La nonna non disse nulla e scosse la testa con un sorrisetto.
“Allora non lo so! Che cos’è, nonna?”
“E’ una cosa che conosci bene. A-gli-o.”
“Eh? Quello che puzza? Dove cresce?”.
“Oh oh, l’aglio è come un bulbo che si raccoglie scavando nel terreno. Se si pianta tra le rose, tiene lontani gli insetti, e il profumo dei fiori diventa più intenso.“