La teca dei vetri: la meraviglia del POlesine
Dichiarare che la teca dei vetri sia la meraviglia del POlesine farà inorridire molti ma se dovesse portare qualche visitatore in più al pomposo museo archeologico nazionale di Adria ben venga.
Adria città che diede il nome all’ADRIAtico, una delle principali città romane a livello delle meravigliose Aquileia e Ravenna, per quanto bella, ha perso molto del suo antico splendore ed attrattiva.
Oggi non è una meta turistica e se viene presa in considerazione non è per il suo prestigioso museo, per il nuovo museo della Cattedrale o perché nominato Borgo Autentico, ma principalmente per l’autodromo Adria International Raceway o il kartodromo Adria International Karting (forse anche per lo spaccio Jacob Cohen).
Io però consiglio: mentre siete ad Adria non perdete la meravigliosa La teca dei vetri. Questa meravigliosa collezione di vetri romani viene valorizzata da luci colorate che con un temporizzatore cambiano sfumature.
Le fotografie vengono favolose, i vetri sono un’esperienza unica con ogni sfumatura, manca solo una musica di sottofondo all’altezza ed un aroma che cambi ciclicamente.
Certo, per molti sembrerà kitsch in un prestigioso museo nazionale ma sono sicuro che se come gadget in vendita vi fosse una riproduzione della teca con le luci led che cambiano, in una sfera di cristallo, con la neve che cade, o la nebbia che sale, in molti la comprerebbero.
Vista la teca non perdete almeno la tomba della biga.