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  • Dall’Adige al Po dal Po all’Adige via Rovigo

    Dall’Adige al Po dal Po all’Adige via Rovigo

    Mappa Adige Rovigo Po

    Per me è molto semplice: devo andare in bicicletta o a piedi dall’Adige al Po o dal Po all’Adige, guardo cartina (maps), scelgo il tratto più breve e se possibile sicuro e lo percorro.

    Il tratto più breve è da Granzette (frazione di Rovigo) a Rovigo e da Rovigo a via Pontecchio Polesine a Guarda Veneta.

    Dalle sponde (argini) dell’Adige (destra Adige. Se siete a sinistra Adige attraversate il ponte tra Boara Pisani e Boara Polesine e andate in direzione Granzette) si scende in località Granzette si imbocca la pista ciclabile che arriva alla stazione di Rovigo e quindi si percorre la pista ciclabile lungo l’Adigetto. Bisogna percorrere un piccolo pezzo di strada non bella, poco più di un chilometro e dopo il ponte sul Canalbianco si riesce ad entrare nella pista ciclabile di Pontecchio che prosegue fino a Guarda Veneta per risalire sulle sponde (argini) del Po (sinistra Po).
    E’ breve, quasi completamente in sicurezza. E’ la più breve e consente di fare un giro a Rovigo dove soffermarsi in qualche piazza (consiglio piazza Vittorio Emanuele o la quasi confinante Piazza Garibaldi) a bere una bibita, andare a visitare almeno la splendida Chiesa della Beata Vergine del Soccorso o guardare una delle bellissime mostre di Palazzo Roverella.

    Purtroppo non è segnalata sull’Adige e nemmeno sul Po. Anzi si sta proponendo questa soluzione che non passa per Rovigo e che è più lunga.

    Ciclabile Adige‐Po. La Ciclabile Adige – Po è un itinerario lineare di circa 48 km che si sviluppa trasversalmente all’andamento territoriale della provincia di Rovigo collegando l’Adige, poco a nord di Lendinara, al Po a Polesella. I comuni che sono stati interessati dal progetto sono: Lendinara, Villanova del Ghebbo, Fratta Polesine, Pincara, Villamarzana, Frassinelle Polesine,  Arquà Polesine, Polesella.
    Tutte le opere realizzate nel progetto sono state finanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo mentre le spese di progettazione e direzione lavori sono state sostenute dai Comuni partner del progetto. La Provincia di Rovigo ha curato il coordinamento tecnico e amministrativo dei lavori. Grazie anche a questo intervento si è riusciti a ottenere il riconoscimento al rango superiore regionale dell’itinerario ciclabile I3 “La via del mare” lungo la Sn Po nel tratto da Melara a Guarda Veneta, fino a qualche anno fa escluso dalla rete escursionistica regionale, confermando la vocazione cicloturistica della provincia di Rovigo in quanto favorisce l’incremento dei flussi turistici che transitano nell’Eurovelo 8 in direzione del litorale Adriatico intercettando le direttrici provenienti dal Garda, da Verona e da Mantova e altri itinerari di valenza europea, nazionale e regionale (Eurovelo & Mediterranean Route, Bicitalia e Ciclovia Adriatica, VenTo, I3 Via del Mare, I5 Treviso-Ostiglia).

  • Polesine: dove nascondere bambini rapiti

    Polesine: dove nascondere bambini rapiti

    Dopo l’entroterra sardo e calabrese si fa avanti, nei film e nelle serie, il Polesine con il suo fascino oscuro (nebbia, delta), per i peggiori crimini.

    Ad esempio nella bella serie RAI Non mi lasciare, incentrata su crimini informatici e soprattutto reati contro l’infanzia, i bambini rapiti vengono portati e tenuti in Polesine.

    Polesine: dove nascondere bambini rapiti

  • Renzo Piano a Rovigo

    Renzo Piano a Rovigo

    Il sito di Renzo Piano sugli interventi nelle periferie a proposito di quello a Rovigo nella piazza intitolata a Jerry Essan Masslo riporta

    Rovigo, la più piccola tra le province venete, conta all’incirca 50.000 abitanti.
    La città vive anche il rischio dello spopolamento. Anche per questo si è ritenuto importante spostare l’attenzione su questo luogo e studiare strategie che possano accrescere il senso di appartenenza della comunità.
    Dei 50.000 abitanti, 6.000 vivono nel quartiere Commenda Est, a ridosso del centro storico. In questo quartiere c’è un unico spazio definito piazza, ed è stato intitolato proprio quest’anno. La piazza è difatti dedicata a Jerry Masslo, scappato dal Sudafrica e rifugiatosi in Italia, ucciso da una banda criminale a Villa Literno nel 1989, dove era impegnato nella raccolta di pomodori e dove aveva subito le angherie dei caporali.
    Un luogo centrale del quartiere, ma al contempo privo di quei caratteri che permettono ad uno spazio pubblico di essere vissuto.

    È un vuoto a cui la toponomastica ha attribuito il nome di piazza, ma la qualità dello spazio è tutta da inventare. La piazza è stata lastricata lo scorso anno, ma manca tutto il resto: non ci sono piante, non c’è traccia di arredi e manca anche l’illuminazione. Accanto c’è un prato di proprietà della vicina parrocchia e l’idea è mettere insieme questi vuoti per generare uno spazio di qualità a servizio delle realtà che sono presenti nel quartiere, come le scuole, le associazioni e la prestigiosa squadra di rugby, vanto per la città veneta. E potrebbe dare spazio a manifestazioni culturali o ad eventi della stagione concertistica, dato il diffuso interesse per la musica classica da sempre dimostrato dai cittadini di Rovigo.
    La Fondazione Cariparo ha contribuito alla realizzazione delle opere.
    La piazza è un foglio bianco e il progetto è tutto da costruire ascoltando la comunità, ma l’area, di circa 3.500 mq, ha un forte potenziale attrattivo, c’è interesse da parte dell’amministrazione, delle associazioni e delle scuole che lambiscono l’area di progetto.

    In effetti si trattava di un luogo sconosciuto ai più, non certo piazza, anche a quelli che frequentano la vicina parrocchia.

    Speriamo mantenga il forte potenziale attrattivo e che non si riveli come si diceva una volta “tanto fumo e poco arrosto“.

  • Tutte le strade (del Veneto) portano a Ro…vigo

    Tutte le strade (del Veneto) portano a Ro…vigo

    Mamma, mamma, guarda quella macchina … RORoma?

    No, però Tutte le strade (del Veneto) portano a Ro…vigo!

    Non ci credete?

    • da Padova autostrada A13 (a pagamento) con uscite
      • Rovigo Nord – Boara Pisani
      • Rovigo Ovest
      • Rovigo Sud – Villamarza (transpolesana e valdastico sud)
      • manca Rovigo Est
    • da Verona Transpolesana ss434 (gratuita) due corsie limite 110km/h (pochi tratti 90km/h)
    • da Vicenza autostrada A31 (a pagamento), nota come Valdastico sud

    Domanda semplice, semplice:
    se doveste mettere un polo logistico in Veneto dove lo mettereste?

    Non rispondete genericamente vicino a Rovigo. Al di là dell’Adige è vicino a Rovigo ma è provincia di Padova e questo è il ponte di ferro sull’Adige

    ponte-ferro-Adige-Rovigo

    Sono sicuro che guardando con attenzione la cartina e le 3 strade indicate ti sarà subito chiaro dove ubicarlo.

    polo-logistico-rovigo

    Non ci crederai, non sarai il primo!

  • AI Pika: nel delta del Po un’antica civiltà …

    AI Pika: nel delta del Po un’antica civiltà …

    Probabilmente non conoscete Pika. Pika è una dei tanti programmi di intelligenza artificiale annunciati recentemente. Pika è in grado di trasformare frasi, descrizioni in video.
    Recentemente sono stato ammesso nel ristretto gruppo che può sperimentarlo.

    La mia prima frase è stata:
    Nel delta del Po un’antica civiltà vive in una natura selvaggia.

    Questo il video generato!

     

  • La mostra di Robert Capa a Rovigo

    La mostra di Robert Capa a Rovigo

    Questa sera (7 ottobre 2022) vernissage (o vernice) di apertura della mostra su Robert Capa a Rovigo alla presenza del curatore Gabriel Bauret e delle autorità (con la lettera scarlata A) e gli altri.

    Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del curatore si è passati da palazzo Roncale a palazzo Roverella per visitare la mostra Robert Capa. L’Opera 1932-1954.

    366 (strano numero, un anno bisestile?) le fotografie esposte.
    Sono semplici opere di fotogiornalismo o opere d’arte?
    Sicuramente l’interesse del fotografo era di essere presente dove stava succedendo qualcosa di speciale e fotografare la vita con i suoi aspetti soprattutto negativi. Infatti, ieri come oggi, i servizi su giornali e riviste attirano maggiormente l’attenzione se su brutture umane.

    Sebbene le fotografie non siano solo di guerra non mi ricordo di aver visto un sorriso, un momento felice.

    Non è stato facile sceglierne due.
    Inizialmente volevo pubblicarne una con un ulivo nella penisola sorrentina con un cartellino MINES (Capa morì su una mina e mi capitò di vivere un momento simile vicino ai laghi della Plitvice subito dopo gli scontri nella ex Jugoslavia), poi ho opatato per questi due spaccati di vita sicuramente reale, sicuramente non semplice.

    Robert Capa: mostra fotografica a Rovigo - Sulla strada da Barcellona a Tarragona 5 gennaio 1939

    Robert Capa: mostra fotografica a Rovigo – Sulla strada da Barcellona a Tarragona 5 gennaio 1939

    Robert Capa: mostra fotografica a Rovigo - Madrid, miliziani repubblicani dicembre 1936

    Robert Capa: mostra fotografica a Rovigo – Madrid, miliziani repubblicani dicembre 1936

    Quando si pensa che la mostra sia finita e si ha già in mente di uscire a bere uno spritz con gli amici, scendendo le scale, inizia la vera mostra, il vero scopo delle fotografie di Capa, le vere fotografie pubblicate nelle principali riviste dell’epoca, soprattutto Life.

    Splendide!

    Robert Capa mostra fotografica a Rovigo: servizio su Life

    Robert Capa mostra fotografica a Rovigo: servizio su Life

    PS. Guardando queste 5 fotografie radunate mi è venuta voglia di andare in Georgia. Sicuramente non sarà più così ma mi ha fatto venire in mente un viaggio fatto in Romania, nelle zone più sperdute in mezzo alle montagne, con gente semplice, volti vissuti, vestiti che vestono e non esibiscono, la vita nei campi, i covoni di fieno fatti con rastrelli di legno, i carretti con cavalli, il treno a legna, …

    Robert Capa mostra fotografica Rovigo - Georgia

    Robert Capa mostra fotografica Rovigo – Georgia